Originariamente i 340 condividevano lo stesso schema posteriore dei 12 metri, con la grigliatura di aerazione del motore che corre per tutta l’altezza della carrozzeria.
Quando l’ATC provò questi mezzi, si resero conto che il motore montato era insufficiente per muovere tutta la massa del mezzo, dicevano che il motore montato fosse lo stesso identico montato sui 12 metri, ovviamente poco potente per un 18 metri, per di più se a metano. Voci dicevano che, durante le prove, abbiano faticato addirittura a passare il Ponte di Galliera. Accortisi di questa cosa, la BredaMenarinibus provvedette quindi a sostituire il motore originale Mercedes con un più potente motore Man (lo stesso montato sul gruppo 6515/6520) su tutte e 14 le vetture, che nel frattempo erano già state prodotte. La sostituzione del motore ha comportato una modifica alla carrozzeria posteriore, facendo scomparire la grigliatura sia sulle fiancate che sul retro, e portando la lunghezza del veicolo a 18,75 metri.
Questo comportò un forte ritardo nella consegna di questi mezzi; consegna che inizialmente era prevista nel 2003, avvenne solamente alla fine del 2005. Questo spiega perchè, ad esempio, i Man NG313 del gruppo 6515/6520 abbiano le targhe antecedenti (CR) rispetto a quelle dei BredaMenarinibus (CV-CY) nonostante i numeri di matricola siano successivi.
Il ritardo di questa consegna comportò il pagamento di una penale da parte della BredaMenarinibus verso l’ATC : fu proprio a causa di questa penale che la BredaMenarinibus diede all’ATC l’attuale vettura 5576, la “mosca arancione”.
Attualmente questo lotto risulta essere completamente radiato.
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