Alstom Aptis: vita, morte e miracoli di un mezzo molto speciale

La francese Alstom stavolta sembra essersi superata: in queste settimane, infatti, sta circolando una sua nuova creazione. Ma di che si tratta?

Stiamo ovviamente parlando del nuovissimo Alstom Aptis, mezzo dall’aspetto molto innovativo e a trazione totalmente elettrica.
Il prototipo di questo veicolo è stato presentato per la prima volta nel marzo 2017, e da allora l’interesse verso questo mezzo è cresciuto tanto che 4 esemplari di questo modello sono stati fatti provare nelle principali città e capitali europee. Uno di questi veicoli è stato in prova per due mesi, da marzo a maggio del 2019, presso 6 città italiane.
Il suo Grand Tour è cominciato il 22 marzo 2019 da Firenze, toccando successivamente altre città tra le quali Genova, Bologna, Merano e Aosta.

La particolarità principale di questo veicolo sta nel design: si ispira chiaramente al mondo dei veicoli tranviari, con forme e silhouettes che ricordano quelle dei veicoli tranviari più moderni attualmente sul mercato. È caratterizzato infatti da un passo molto lungo e una grande luminosità interna favorita dalle ampie vetrate esterne, a dimostrazione del suo concepimento come autobus destinato al trasporto di grandi volumi di traffico passeggeri in ambienti tipicamente urbani, con scarsità o assenza di curve strette.

Vista della plancia di guida

È mosso da motori elettrici asincroni trifase, ormai standard nel settore dell’autobus elettrico per le prestazioni in grado di garantire. Possiede un’autonomia stimata in 200 chilometri di percorrenza e una capacità di circa 95 persone.

L’interno visto dalla zona del posto guida
L’interno visto dal fondo
Il salottino posto sul fondo del veicolo

Attualmente è gia partita una commessa, da parte della CTS Strasbourg, intenzionata ad acquistare 12 esemplari con allestimento a tre porte.

Questo modello, in virtù del suo design e della sua conformazione, non è particolarmente adatto ad alcuni contesti. È stato dimostrato da alcuni incidenti di percorso, seppur molto lievi, occorsi durante il suo esercizio presso le varie città italiane. Infatti il suo passo, inusualmente lungo per gli standard del nostro paese, è stato fonte di alcuni problemi nell’esercizio oltre che di perplessità sia negli appassionati e negli addetti ai lavori.

 

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